Ex libris ed ex musicis di Vito Giovannelli – Angela Iannotti

…al Rinascimento, direttamente, si ricollega la colta arte exlibristica di Vito Giovannelli, perseguendo un progetto lungamente meditato e raffinato che coincide, in qualche modo, con le diverse tappe della sua appassionata carriera. Giustamente, Angela Iannotti sottolinea l’importanza dell’ambiente pescarese per la formazione di Giovannelli e per la sua produzione exlibristica: provenendo dalla prima formazione pugliese, a Pescara l’autore dovette subito fare i conti con l’eredità lasciata dal periodo dannunziano, quando la cittadina adriatica era divenuta in breve tempo una delle capitali del Liberty e, anche per merito del felice intuito del vate, dell’arte dell’ex libris.

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Certo, a rileggere oggi gli ex libris, i fregi e le illustrazioni che D’Annunzio si faceva realizzare dai grandi maestri dell’epoca, non si può non notare subito qualcosa di magniloquente e quasi di eccessivo che contraddistingue come un marchio quella produzione. Il felice intuito di Giovannelli, fin dall’inizio, fu di comprendere la matrice rinascimentale che anche a D’Annunzio stava a cuore negli ex libris facendo tesoro della produzione Liberty ma rivista attraverso il filtro dei primi ex libris quattro-cinquecenteschi, il tratto giovannelliano si presenta costantemente netto, nitido, fortemente deciso e rinuncia allo sfumato e alle leziosità da orafi. Le sue linee e le sue curve non rassomigliano a pennellate ma piuttosto a incavi nella roccia come quelli della sua montagna abruzzese vista dal mare. Si capisce che in questo modo i suoi ex libris non diventano mai enfatici o roboanti stemmi araldici destinati ad incensare i loro destinatari e committenti. Non mi sono stupito, pertanto quando mi è stato dato da leggere questo libro, tutto dedicato a lui di Angela Iannotti. Era giusto che una studiosa seria, della grande scuola di Francesco Ferrovecchio, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli si occupasse con acribia storica e filologica della figura e dell’opera ex liberistica di un autore che ha illustrato la nostra regione. Tanto più che in questo libro della Iannotti è giustamente dato molto rilievo anche agli ex musicis giovannelliani, con un utilissimo excursus sulla storia recente (di probabile origine ottocentesca) di questo particolare sottogenere rivolto ad appassionati bibliofili amanti della musica. Non è facile dire, dopo aver letto questo bel volume, se l’intera personalità artistica di Giovannelli debba all’ex libris, più di quanto l’ex libris debba a Giovannelli. Certo è che quando mi chiedono di parlare degli ex libris ( come avverrà fra qualche mese a Rochester, negli Stati Uniti, in occasione di una grande mostra), non posso fare a meno di citare, fra i primissimi, il nostro Vito Giovannelli.

 

Antonio Sorella

Dalla presentazione del volume di Angela Iannotti: Ex libris ed ex musicis di Vito Giovannelli

Pescara, Editrice italica, 2000