Ex Libris con Paesaggi

MONTAGNE E PAESAGGI

La scelta di riproporre in una cospicua parte di ex libris monumenti, montagne e “ tradizioni popolari abruzzesi, in un epoca come la nostra, caratterizzata dal veloce mutamento dei costumi, è stata felice e dai risultati altamente lirici (Di Giovine). Varie componenti culturali della Regione sono diventate elementi portanti anche della sua grafica di piccolo fomato. Tra i monumenti, ripresi sugli ex libris, si vedano il guerriero da Capestrano, inciso per il Venticinquennale della Fondazione dell’Università”G. D’Annunzio; la facciata della chiesa di San Berardino (L’Aquila) realizzato per la Deputazione Abruzzese di Storia Patria, e una Cupola rinascimentale inventata per la Facoltà di Architettura di Pescara.

  • Tavola 1 di 2 – © Vito Giovannelli – Le opere riprodotte non corrispondono alle reali dimensioni delle matrici

 

Sculture lignee, campanili e oreficerie risultano impiegate per biblioteche pubbliche e private. Ricordiamo la Madonna della Neve di Montesilvano per Francesco Nonni, il campanile di Spoltore per l’ex libris della locale Biblioteca Comunale, il calice di scuola aquilana per Antonio Pintori. Nella tematica paesaggistica emergono le montagne con le loro meravigliose catene: Gran Sasso, Maiella, Velino e Sirente offrono mille incentivazioni ad un Artista che ripropone il paesaggio nella sfera della concretezza. Le montagne, dalle spaziose visioni d’assieme, sono riproposte fedelmente. Suffragato da tagli larghi e robusti, l’Appennino abruzzese viene colto nelle sue coordinate essenziali e nei profili più caratterizzanti. Si vedano la Catena del Gran Sasso,incisa per Franco Napoleone e il massiccio della Maiella realizzato per Enrico Summonte. Fedele cronista della realtà abruzzese, Giovannelli ripropone negli ex libris anche le tradizioni popolari: donne all’arcolaio, canestrai, filatrici, pastori e artigiani sono figure di sicuro valore documentario, come puntualizza Rino Panza in uno scritto dal titolo”Arte, folclore e tradizioni abruzzesi negli ex libris di Vito Giovannelli” (La voce dell’emigrante, A. XV, n. 9, settembre 1987,pag. 9). Nell’ambito del folclore una serie nella serie è data da zampogne e zampognari. Secondo Gabriella Albertini, Giovannelli ha “inserito la zampogna nella serie degli ex libris dedicata agli strumenti musicali, attribuendole quei contenuti espressivi e quei significati specifici che solo l’attenzione del ricercatore sa cogliere nei suoi autentici valori. La zampogna, nell’arte di Giovannelli, diviene protagonista della composizione,a volte sola, inserita in un contesto di severo ornamento, oppure con la figura del suonatore”(La zampogna negli ex libris di Vito Giovannelli, Utriculus, A. II, n.I gennaio- marzo,1993, pag.5).

 

Angela Iannotti

Ex Libris ed Ex Musicis di Vito Giovannelli

Pescara, Editrice Italica, 2000